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ARENE DECOLONIALI
Roma, Parco della Torre di Tor Marancia | 8–14 settembre 2025
ARENE DECOLONIALI è il festival che mette al centro del dibattito pubblico il tema della decolonialità, cuore dell'approccio di Un Ponte Per alla cooperazione internazionale e alla solidarietà.
Per una settimana, il Parco della Torre di Tor Marancia (Viale di Tor Marancia 31, Roma) diventa uno spazio di confronto e immaginazione politica per esplorare attraverso immagini, parole e memorie il passato coloniale e le sue eredità nel presente. Una programmazione che intreccia cinema d’autore, letteratura, fotografia e incontri pubblici, in un dialogo aperto tra arti e attivismo, storia e identità.
Il festival è realizzato con il patrocinio del Municipio VIII del Comune di Roma.
COSA ASPETTARSI
La prima edizione 2025 ospita la proiezione di 10 tra film, documentari e cortometraggi provenienti da diversi contesti geografici, 6 presentazioni di libri, due mostre fotografiche e un reading bilingue arabo-italiano con accompagnamento musicale, per dare voce alle memorie rimosse e alle resistenze dei popoli colonizzati.
I film sono sottotitolati in italiano e introdotti con la lingua dei segni. L’arena è accessibile alle persone con disabilità motorie.
All'interno degli spazi anche uno stand libri a cura della Liberia Griot e un'area food a cura del Centro Culturale Ararat e di Resaka Brewing Tribe.
L'ingresso è gratuito, senza prenotazione.
OMAGGIO A PIER PAOLO PASOLINI
Nel cinquantesimo anniversario della sua scomparsa, il festival apre con una retrospettiva dedicata a Pier Paolo Pasolini. Due giornate dedicate alle sue opere cinematografiche che esplorano il suo sguardo sull’alterità, con particolare attenzione al suo rapporto con l’Africa e l’Oriente.
LE MOSTRE
Durante il festival e successivamente, due mostre fotografiche per ampliare lo sguardo della riflessione:
PREMIO ARENE DECOLONIALI
Per riconoscere e valorizzare il contributo del cinema al movimento decoloniale, abbiamo istituito il Premio Arene Decoloniali, assegnato ogni anno a uno dei film in rassegna secondo il parere di esperti e del pubblico. Il premio consisterà ogni anno in una opera d’arte appositamente realizzata. (Regolamento del Premio Arene Decoloniali).
COME RAGGIUNGERE IL FESTIVAL
L'ingresso del Parco della Torre di Tor Marancia - in Viale di Tor Marancia 31 - è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, a pochi metri dalla fermata Colombo - Rufino delle linee bus 714, 716, 30 oppure dalla fermata Tor Marancia - Rufino della linea bus 160.
Segue il programma.
PROGRAMMA
ARENE DECOLONIALI
1a Edizione
8-14 settembre 2025
Parco della Torre di Tor Marancia
Viale di Tor Marancia 31, Roma
LUNEDÌ 8 SETTEMBRE
Pasolini & l’Oriente: I’Autore e l’Alterità
Questa serata è dedicata a uno sguardo critico su alcune opere cinematografiche di Pier paolo Pasolini, in particolare esplora l'immaginario orientale dell’autore, non come semplice esotismo, ma come costruzione autoriale complessa. Attraverso il suo "viaggio in Oriente", Pasolini interroga l'alterità e riflette sul proprio ruolo di autore europeo.
Presentazione del libro Orient (to) Express. Film di viaggio, etno-grafie, teoria d'autore con l’autore, il professor Marco Dalla Gassa, esperto di orientalismo, letteratura araba o studi postcoloniali(Università Ca’ Foscari di Venezia). Dalla Gassa presenterà le opere di Pasolini proiettate a seguire in dialogo con il pubblico.
Cortometraggio: Le mura di Sana’a (Yemen, 1971 | 14’)*
Pasolini lancia un appello per salvare la città antica di Sana’a, minacciata dalla modernizzazione. Un corto poetico e politico sul legame tra cultura e paesaggio urbano.
Proiezione del film Il fiore delle Mille e una notte (Italia, 1974 | 129’)
Ispirato ai racconti orientali, il film intreccia storie d’amore, avventura e desiderio in un mondo fiabesco e sensuale, dove la ricerca dell’altro è anche scoperta di sé.
Trigger points: nudità frequenti, scene esplicite di natura sessuale, riferimenti alla schiavitù e alla violenza (non grafica).
MARTEDÌ 9 SETTEMBRE
L’Africa come specchio dell’utopia rivoluzionaria
In questa giornata si esploreranno i limiti e le intuizioni dello sguardo pasoliniano sul "Terzo Mondo". Pasolini parla dell’Africa e per l’Africa, ma da un punto di vista esterno, benché empatico e politicamente impegnato.
Human Library con l’Associazione Movimento Italiani Senza Cittadinanza e la scuola popolare Shangai.
Incontro introduttivo alla visione con il professor Vito Varricchio, (storia dell’Africa), in dialogo con Lorenzo Teodonio, storico per passione, autore di Razza Partigiana, studioso di critica decoloniale.
Proiezione del film Appunti per un’Orestiade africana (Italia, 1970 | 65’). Film-saggio in forma di appunti visivi, in cui Pier Paolo Pasolini immagina una possibile trasposizione dell’Orestiade di Eschilo nell’Africa postcoloniale, intrecciando appunti visivi, musica e riflessioni politiche sul continente come spazio mitico e rivoluzionario.
Trigger points: riferimenti alla violenza e alla schiavitù (non rappresentati in modo esplicito).
MERCOLEDÌ 10 SETTEMBRE
Patrimonio artistico e ri-significazioni
Presentazione della iniziativa “Echi da Dogali” con Giulia Grechi e l’Associazione Tezeta; a seguire presentazione a cura di Rosa Anna Di Lella sulle collezioni dell'ex Museo Coloniale e sulle attività del Museo delle Civiltà (MUCIV). Con la collaborazione della Rete Yekatit12-19febbraio.
Proiezione di Abandon de poste di Mohamed Bouhari (Marocco / Belgio, 2010 | ca. 15) Confronto silenzioso tra una guardia giurata e una statua africana a grandezza naturale: la prima di turno davanti a un edificio, la seconda incatenata come gli antichi schiavi all’ingresso di una galleria d’arte. Sguardo ironico e disincantato sugli stereotipi del colonialismo e dello schiavismo attraverso le figure dei “nuovi schiavi” della società occidentale.
Collegamento online con la regista* e proiezione del film Dahomey di Mati Diop (Francia/Senegal, 2024 | ca. 67’).
Orso d’Oro al Festival int.le del cinema di Berlino, narra la restituzione al Benin di oggetti trafugati del Regno di Dahomey durante la colonizzazione e conservati al Musée du quai Branly di Parigi.
GIOVEDÌ 11 SETTEMBRE
Visioni del rimosso coloniale
Presentazione del libro Visioni del Rimosso, con le autrici e autori Daniela Ricci e Micaela Veronesi (Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza) in dialogo con Leonardo De Franceschi e la Rete Yekatit12-19febbraio.
Proiezione del film ADWA - AN AFRICAN VICTORY, del regista Haile Gerima, (Etiopia/USA, 1999 | ca. 90’); Attraverso testimonianze, materiali d’archivio e narrazione storica, il film ricostruisce la battaglia di Adwa (1896), in cui le forze etiopi sconfissero l’esercito coloniale italiano. Un’opera militante che celebra la resistenza africana e la memoria collettiva contro il colonialismo.
Trigger points: Descrizioni e immagini di guerra e violenza coloniale.
Collegamento con il regista Haile Gerima, in dialogo con Micaela Veronesi e Daniela Ricci (Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza), a commento del film e dibattito
VENERDÌ 12 SETTEMBRE
Resistenze Decoloniali
Presentazione e letture di estratti del libro Il Re Ombra di Maaza Mengiste, con l’autrice in collegamento, insieme a Sandro Triulzi (Archivio Memorie Migranti); in collaborazione con la Rete Yekatit12-19febbraio. Modera Soumaila Diawara.
Proiezione del film SEARCHING FOR AMANI (Kenya/USA, 2023 | Regia: Debra Aroko | ca. 87’ | Prodotto da Generation Africa – COE) Quando suo padre viene assassinato, Amani, un ragazzo di 13 anni, inizia a filmare per dare voce al proprio dolore e cercare risposte. Il documentario segue il suo percorso tra lutto, memoria e giustizia, offrendo uno sguardo intimo e coraggioso sulla violenza rurale in Kenya e sulla resilienza giovanile.
SABATO 13 SETTEMBRE
Decolonizzare la scuola
Presentazione del libro “Tra i Bianchi di scuola” di Espérance Hakuzwimana insieme a Daniela Ionita del Movimento italiani senza cittadinanza, lo scrittore Christian Raimo, in collegamento, l’artista Takoua Ben Mohamed, e Angela Mona del gruppo di lavoro educazione Un Ponte Per.
Proiezione del film A.O.C di Samy Sidali (2022, Francia | ca. 18′) in cui Latefa e i suoi due figli, Walid e Ptissam, consigliati dall’amministrazione, francesizzano i loro nomi quando acquisiscono la cittadinanza francese. Il film è ispirato a una storia vera.
A seguire il film Soleil Ô (Mauritania/Francia, 1970 | 98’) di M. Hondo. Un immigrato africano riesce ad arrivare a Parigi, si scontra con l'indifferenza, il rifiuto, l'umiliazione e il razzismo; presentazione del film a cura di Micaela Veronesi e Daniela Ricci (Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza).
Proiezione del cortometraggio MUNA (Regno Unito, 2023 | 19′)
Muna, tredicenne britannico-somala, desidera partecipare alla gita scolastica. Prima della partenza, riceve la notizia della morte del nonno in Somalia. Durante il funerale scopre attraverso la musica tradizionale (l’oud) una nuova parte della propria identità e delle proprie radici.
DOMENICA 14 SETTEMBRE
Tra poesia e memoria: testimonianze della colonizzazione italiana in Libia
Introduzione a cura di UPP e presentazione delle poesie tradotte dal libico all’italiano del poeta Fadil al Shalmani, deportato a Favignana, le poesie saranno interpretate dal regista, giornalista e sceneggiatore Khalifa Abo Khraisse e dall’attrice Valbona Kunxhiu, accompagnati dalla proiezione del cortometraggio La terra dei padri di Francesco Di Gioia. A seguire, presentazione del libro Il mio solo tormento – Canto di el Agheila, di Rajab Abuhweish, scritto nel campo di concentramento italiano in Libia di El Agheila, con letture di Mario Eleno, Manuela Mosè (curatori dell’edizione italiana del poema). Durante le letture ci sarà un contributo musicaledi Luca Chiavinato, musicista che ha contribuito alla colonna sonora del film “L’ordine delle cose”.
Colonialismo di ieri e Migrazioni di oggi
Introduzione al film “L’ordine delle cose” con Giulia Torrini, presidente di Un Ponte Per; Marina Pierlorenzi, presidente ANPI Roma; Papia Aktar, responsabile migrazioni ARCI Roma e Silvano Falocco, Rete Yekatit12-19Febbraio, Ass. Tezeta.
Consegna del Premio “Arene Decoloniali”
Premiazione del film in rassegna che maggiormente abbia contribuito a colmare il rimosso della memoria coloniale
Proiezione del film L’ordine delle cose di Andrea Segre, 2017, 115’
Un funzionario ha il compito di arginare l'immigrazione clandestina dalla Libia ma il suo viaggio ha un esito inatteso.
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