CONTESTO
L’Iraq post Daesh è un paese che sta lentamente cercando di tornare alla normalità. Sono ancora moltissime le persone che stanno cercando di rientrare nelle proprie case. La società tutta è attraversata da conflitti, traumi e divisioni settarie. A pagare il prezzo più alto di tutto questo sono donne e minori. Le deboli istituzioni statali sono messe quotidianamente in discussione dalle tante milizie, affiliate alle potenze regionali, che controllano infrastrutture, check point, nonché vere e proprie porzioni di territorio. Il mosaico iracheno, da elemento di ricchezza millenaria, si è tristemente trasformato in lotta per la supremazia. Da anni la gioventù irachena scende nelle piazze, chiedendo la fine del settarismo, della corruzione, del predominio delle armi. E la società civile organizzata è costantemente impegnata in un lungo e complesso lavoro di ricostruzione dei legami sociali e di peacebuilding.
IL PROGETTO
Dal 2018, un anno dopo la liberazione di Mosul dal controllo di Daesh, Un Ponte Per si è data l’obiettivo di sostenere le comunità del Governatorato di Ninive garantendo supporto psicosociale, servizi di salute mentale e di salute riproduttiva per le donne. Nasce così “Salamtak” (La tua salute), grazie al sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), giunto oggi alla sua IV fase.
Nel corso della IV fase continueranno ad essere migliorate le condizioni di accesso a servizi di salute riproduttiva e materno-infantile alle comunità del Governatorato. Le attività si concentreranno nel Centro sanitario di Bashiqa e nei centri di salute primaria di Hermat (Mosul ovest) e Hammam Al Alil (Mosul sud) dove verrà attivata una nuova unità materno-infantile operativa 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con la presenza di 4 medici e 4 ostetriche e un servizio di ambulanze sempre operativo per le emergenze ostetriche e neonatali. I servizi di salute mentale e supporto psicologico saranno offerti nel Centro di Bashiqa e nel centro di salute primaria di Hermat, con l’assunzione di psicologhe che svolgeranno sessioni individuali e di gruppo con le persone del luogo. Nell’ospedale Al Hurok (Mosul ovest) invece saranno allestite due sale di emergenza (una per donne e una per uomini) dedicata alle ustioni, un’altra piaga che affligge la popolazione locale a causa dei numerosi ordigni e mine inesplose. Al fine di contribuire alla prevenzione delle malattie trasmissibili, verranno organizzate sessioni di sensibilizzazione nelle scuole delle comunità intorno alle strutture sanitarie interessate. Le persone che beneficeranno dei servizi sanitari saranno oltre 8.000, mentre 83 membri del personale medico e paramedico saranno direttamente coinvolti in attività di formazione e sviluppo di capacità tecniche. Infine, gli ospedali Batol e Al Jumhori, entrambi a Mosul ovest, vedranno una riabilitazione degli impianti idrici per ridurre i rischi legati allo smaltimento delle acque reflue, e sarà inaugurato un nuovo sistema di corretta gestione dei rifiuti chimici e sanitari.
Nella fase III del progetto era stata supportata la presenza di personale medico, psicologhe e operatori sociali presso 3 Centri sanitari di Mosul (Primary Health Care di Hermat a Mosul ovest, Primary Health Care di Nimrud, Hamdaniya e centro Ma’an Na’ud di Bashiqa, sub distretto di Mosul). E’ stato costruito ed equipaggiato un nuovo Dipartimento di Salute mentale e supporto psicosociale di circa 200 mq presso l’Al Salam Teaching Hospital di Mosul, permettendo un incremento di utenza dei servizi offerti del 277%. Durante l'anno è stato garantito l’accesso ai servizi di salute riproduttiva a circa 2.950 donne e adolescenti tra Mosul, Nimrud e Bashiqa, insieme a 727 bambini che hanno potuto usufruire dell’accesso a servizi pediatrici presso il centro di Bashiqa. Mentre il supporto psicosociale ha garantito la realizzazione di 318 sessioni di supporto di gruppo e 843 consulenze individuali.
Le fasi I e II del progetto hanno visto il miglioramento dei servizi sanitari primari e secondari, cui è stato garantito l’accesso per oltre 12.000 persone. Oltre 3.000 sono state le donne e le ragazze che hanno avuto accesso ai servizi di salute riproduttiva e di supporto psicosociale, mentre 1.800 sono state le persone seguite con assistenza psicologica individuale.
UPP IN IRAQ
Un Ponte Per comincia la sua storia in Iraq nel lontano 1991, a fianco e a sostegno della popolazione civile vittima della Guerra del Golfo. In seguito all’emergenza post-bellica organizza la campagna per curare in Italia bambini e bambine iracheni/e affetti/e da gravi patologie, avvia gemellaggi scolastici tra le scuole italiane e irachene, lancia campagne di denuncia e violazione dell’embargo sulla popolazione irachena. Dopo la guerra del 2003, in seguito all’incendio e al saccheggio della Biblioteca Nazionale e dell’Archivio Storico di Baghdad, Un Ponte Per parte con il programma “La Casa dei Libri” per ristrutturarne i locali, restaurare i manoscritti e formare il personale bibliotecario. Un impegno che prosegue fino ad oggi con la difesa del patrimonio culturale delle minoranze e la conservazione dei siti archeologici, culturali e ambientali iracheni (come ad esempio la campagna di difesa delle acque “Save the Tigris”). Dal 2004 inoltre UPP sostiene attivisti/e iracheni/e, dalla cui sinergia nasce nel 2009 l’Iraqi Civil Society Solidarity Initiative. Allo scoppio della guerra in Siria, UPP si impegna in Iraq nel lavoro di accoglienza e supporto psicosociale delle tante persone che cercano rifugio nel paese. E’ in prima linea nell’emergenza umanitaria causata dalla conquista da parte di Daesh (Stato Islamico) di ampie porzioni dell’Iraq e nella guerra civile che ne consegue. Dopo la cacciata di Daesh dall’Iraq, Un Ponte Per inaugura nella Piana di Ninive le sue “Officine di Pace”, centri in cui i/le giovani irachene/i possano effettuare attività sportive, seguire formazioni, socializzare con persone appartenenti a gruppi etnico/religiosi differenti. Porta avanti costantemente un lavoro di protezione e accesso alla salute riproduttiva di donne e ragazze. Il suo lavoro di peacebuilding e sostegno alle vittime di guerra prosegue ancora oggi.
IN BREVE
Nome progetto: Salamtak (La tua salute)
Tipologia intervento: MHPSS, SGBV, Awarness
Destinatari: IDPs, Returnees
Durata: 2018- 2023
Area d'intervento: Ninive, Bashiqa, Hamdaniya, Mosul Ovest - Iraq
Partner: Solidarites International (FR)
Finanziato da: Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS)
Foto di Arianna Pagani.