Ashti: una scuola “mobile” per il campo profughi
Il campo di Ashti ad Ainkawa – quartiere cristiano di Erbil, Kurdistan iracheno – accoglie oltre 5mila sfollati interni iracheni, per la maggior parte della comunità cristiana ed ezida, fuggiti dall’area della Piana di Ninive e di Mosul in seguito all’avanzata di Daesh nell’estate del 2014.
Di questi, quasi 1.500 sono bambini: le generazioni future di un paese diviso, che da decenni conosce solo guerra. Ragazzini cacciati dal luogo dove sono nati, costretti a sopravvivere nei caravan donati da associazioni e agenzie internazionali, o peggio ancora nei tendoni dove le temperature raggiungono i 60 gradi e dove d’estate si può anche morire di caldo.
Nel campo la più grande esigenza era quella di avere una scuola, per evitare che i bambini dovessero percorrere chilometri d’estate e d’inverno per raggiungere quella più vicina. Con queste comunità lavoravamo già da anni nell’ambito del nostro programma “Yalla Nila’ab” (Andiamo a giocare), finanziato dalla Cooperazione Italiana, che si era dovuto interrompere a causa dell’attacco di Daesh alla piana di Ninive. Prevedeva la ristrutturazione di 4 scuole per bambini delle minoranze, tutte nella zona di Mosul, l’area attualmente in mano al Califfato. A lungo abbiamo sperato di poter rientrare nei villaggi occupati, ma l’attesa è diventata troppo lunga.
Abbiamo allora scelto di riadattare il progetto alla nuova situazione, avviando i lavori per una scuola “mobile” nel campo di Ashti, composta da caravan che potranno essere smontati e trasportati quando le comunità potranno fare ritorno nelle aree liberate.
La scuola, in grado di accogliere 700 bambini in età compresa tra i 6 e i 12 anni, è stata inaugurata il 30 settembre 2015. I lavori per la sua realizzazione,avviati ad agosto, sono andati avanti per tutta l’estate. Grazie al lavoro e all’entusiasmo dei tanti operai, geometri, ingegneri e operatori impegnati in questo progetto, abbiamo potuto mantenere l’impegno che avevamo preso: terminare la scuola in tempo per l’inizio del nuovo anno scolastico.
Tra il 2015 e il 2016 nella scuola si sono svolti incontri di formazione, training per gli insegnanti, attività ludico-ricreative extra-scolastiche per i bambini. E’ stata terminata anche la costruzione di un campo da gioco coperto all’esterno, ed è stata allestita con banchi, sedie, lavagne ed un’aula computer grazie alla solidarietà di tante donazioni. E’ stata inoltre al centro del primo intervento di street art nel Kurdistan iracheno, grazie al progetto “Niente Paura” che ha portato alla realizzazione di diversi murales creati insieme ai bambini per decorare la scuola.