Acqua per Gaza

ATTIVATI PER LA POPOLAZIONE PALESTINESE E AIUTACI A PORTARE ACQUA A GAZA 

Un Ponte Per chiede la fine del genocidio e lancia un appello per Gaza per rispondere alla crisi crescente derivante dall’attuale escalation di violenza e dall’assedio completo del popolo palestinese da parte di Israele.

La distruzione deliberata di infrastrutture vitali e il blocco agli aiuti umanitari imposto dalle forze israeliane sta limitando l’accesso a risorse essenziali come cibo e acqua pulita.

Puoi immaginare l’impatto di tutto questo su bambini e bambine? Sono i soggetti più fragili e i più esposti a malattie come il colera, diarrea cronica e malnutrizione. Garantire acqua pulita è un fattore chiave per garantire la loro sopravvivenza.

Con la tua donazione alla campagna ACQUA PER GAZA, consentiremo all'associazione palestinese UAWC di portare l'acqua alle famiglie sfollate, rafforzando la risposta locale all'emergenza. Fai una donazione oggi stesso.

COSA PUOI FARE

Di fronte alle notizie che arrivano dalla Palestina è facile sentirsi impotenti. Ma sono molte le azioni che possiamo sostenere insieme, moltiplicando gli sforzi per porre fine a questo genocidio.

ATTIVATI: fai advocacy, unisciti alla richiesta del cessate il fuoco, amplifica le voci palestinesi e quelle dei pacifisti israeliani e internazionali attraverso i social network.

BOICOTTA: aderisci alla campagna per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele.

DONA: aiutaci a portare acqua potabile a Gaza.

 

 


I BAMBINI E LE BAMBINE RISCHIANO DI MORIRE DI FAME E DI SETE

A Gaza l’assunzione di acqua contaminata sta provocando epidemie di epatite, colera e diarrea che colpiscono in modo particolare bambini e bambine. A causa della mancanza di medicinali e delle pochissime strutture sanitarie risparmiate dalla distruzione, queste epidemie rischiano facilmente di diventare letali.

Quello che sta succedendo non è un effetto della guerra, ma il risultato di una politica indiscriminata e dichiarata da parte di Israele, che dall’inizio della sua offensiva militare ha impedito l’accesso di aiuti umanitari, cibo e acqua potabile all’interno della Striscia di Gaza.


È IN ATTO UN GENOCIDIO

Diamo il giusto nome alle cose. Dallo scorso ottobre la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza è sottoposta a un’offensiva militare genocida per mano di Israele. L’uccisione indiscriminata di migliaia di persone, l’attacco deliberato a centrali idriche ed elettriche, l’assedio militare e il blocco degli aiuti umanitari, le demolizioni di ospedali, scuole, università, rifugi, edifici civili rappresenta l’evidente tentativo di totale annientamento della Striscia di Gaza e dei suoi abitanti.

Ma la storia, in Palestina, non è iniziata il 7 ottobre. Aver allontanato lo sguardo dal colonialismo di insediamento israeliano, dal regime di occupazione militare e apartheid sui Territori occupati e dal completo assedio di Gaza, ha reso possibile quanto stiamo osservando oggi: una catastrofe umanitaria senza precedenti nella storia recente.

 

“Assistere le popolazioni sotto attacco è un nostro dovere. Ma l'intervento umanitario deve essere accompagnato dall'azione di denuncia delle violazioni dei diritti umani e dall'impegno per affrontare le cause profonde dei conflitti. Sostenere vita e libertà a Gaza oggi è anche nell'interesse dei civili israeliani, che il 7 ottobre hanno subito crimini gravi e ingiustificabili. L'unico modo per promuovere la loro sicurezza è garantire pari dignità a tutte/i coloro che abitano quelle terre, rifiutando ogni progetto di stampo coloniale”, Martina Pignatti Morano, Direttrice di Un Ponte Per.

I numeri dell'emergenza

1.9 milioni

Le persone sfollate a Gaza, di cui 1 milione sono bambini/e.

3.200

I/le bambini/e sotto i 5 anni che ogni giorno si ammalano a causa di acqua non sicura.

335 mila

I/le bambini/e sotto i 5 anni a rischio elevato di grave malnutrizione.

9 su 10

Le persone di Gaza costrette a bere acqua salata o contaminata.


LA NOSTRA RISPOSTA: ACQUA PER GAZA

Crediamo che sia urgente sostenere le organizzazioni locali palestinesi che sono in prima linea nella risposta alla crisi in corso, possono rispondere con tempestività e possono affrontare problemi sistemici oltre a fornire sollievo immediato.

La campagna ACQUA PER GAZA mira a fornire aiuti immediati al nostro partner, la Union of Agricoltural Work Committes (UAWC) nata per sostenere i diritti dei contadini palestinesi e difendere le loro terre da confische, occupazioni, sfruttamento da parte di Israele.

Oggi, vista la situazione catastrofica della Striscia di Gaza, fornisce soccorso immediato garantendo acqua potabile a migliaia di famiglie e sostegno a ciò che resta delle attività agricole locali.

  • Con una donazione di 25 euro: porteremo acqua e kit igienici a 500 famiglie per mitigare il rischio di diffusione di malattie a causa della contaminazione dell’acqua.
  • Con una donazione di 75 euro: distribuiremo acqua e kit igienici a oltre 1.000 famiglie, forniremo inoltre pacchi alimentari alle persone sfollate in tutta Gaza.
  • Con una donazione di 150 euro: contribuiremo a riparare o installare nuove strutture idriche e sanitarie, come cisterne e bagni, per supportare le comunità sfollate.

Alla campagna stanno partecipando centinaia donatori e donatrici. Dietro a questi numeri c'è l'impegno di tante persone singole che hanno donato e di gruppi di cittadini/e che hanno organizzato eventi di raccolta fondi a Pisa, Napoli, Tivoli, Vicenza, Trento, Roma, ecc. Grazie a loro siamo riusciti/e a raggiungere oltre 40mila persone con distribuzioni di acqua pulita, cesti alimentari e kit igienici. 

La campagna continua. Con il nostro partner palestinese UAWC, abbiamo deciso di continuare a sostenere le famiglie nella Striscia. "Continueremo a lavorare fino a che ci sarà una guerra genocida - ci ha comunicato UAWC - e fino a che le persone di Gaza avranno bisogno di aiuto umanitario". E noi non li/lasceremo soli/e.

Acqua per Gaza: rimani aggiornato su quello che stiamo facendo >>

 

25 €

Aiuti 500 famiglie che si trovano a Rafah a non contrarre malattie letali fornendo acqua pulita e sapone per le mani.

75 €

Consenti le consegne e le distribuzioni di acqua pulita, kit igienici e cibo a 1.000 famiglie che vivono nell'area centrale della Striscia di Gaza.

150 €

Consenti di riparare o installare nuove strutture idriche e sanitarie, come cisterne e bagni, per supportare le comunità sfollate.

Fai una donazione per aiutare Gaza adesso. Ci aiuterai a portare acqua, kit igienici e cibo alle persone sfollate.


FAQ

Union of Agricoltural Work Committes (UAWC) è una delle più antiche organizzazioni non governative palestinesi. UAWC ha subito danni diretti a causa dei bombardamenti israeliani. Tre dei suoi quattro uffici a Gaza sono stati distrutti. Il team presente nella Striscia è attualmente composto da 50 persone che stanno lavorando instancabilmente in diverse aree. Le famiglie raggiunte da UAWC si trovano ad affrontare una crisi umanitaria che peggiora di giorno in giorno.

Fondata a Gerusalemme nel 1986 da un gruppo di agronomi, Nel 2021 UAWC è stata inserita dal governo israeliano in una lista di “organizzazioni terroristiche”, insieme a Addameer, Al Haq, Bisan Centre for Research and Development, Defense for Children e Union of Palestinian Women’s Committees, organizzazioni che si occupano di difesa dei diritti dei prigionieri politici, dei diritti umani, di ricerca e sviluppo, di sostegno all’infanzia e alle donne, considerate “affiliate al Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina”, partito politico che Israele considera “terrorista”. La designazione è stata rigettata e condannata dalle Nazioni Unite e da Amnesty International.

Un Ponte Per chiede un immediato cessate il fuoco e la protezione per tutta la popolazione palestinese. Siamo convinti/e che le radici di questa guerra si fondino sul colonialismo d’insediamento israeliano, e che la connivenza del mondo occidentale stia contribuendo a diffondere una narrazione distorta. La comunità internazionale sta rivelando la propria ipocrisia e politica del doppio standard, che avrà conseguenze gravissime nel lungo periodo. In questo contesto, è evidente che la libera espressione di dissenso rispetto alle politiche israeliane sia fortemente censurata.

Per questo chiediamo un immediato cessate il fuoco per porre fine al massacro della popolazione civile. Ma anche che siano affrontate in modo definitivo le radici e le cause di questa catastrofe.

Le attività vengono svolte attraverso una combinazione di distribuzione diretta alle famiglie e collaborazione con organizzazioni locali per raggiungere le popolazioni più vulnerabili. Il nostro partner locale UAWC, utilizza unità di distribuzione mobili per aree ad accesso limitato e stabilisce punti di distribuzione nelle aree che sono meno a rischio di attacco israeliano.

La parte fresca dei pacchi alimentari viene ottenuta dai pochi contadini che, nonostante le difficoltà, continuano a coltivare a Der-al-Balah e Khan Yunis, dove continua il tentativo di resistere anche a livello economico al brutale assedio militare. Questi contadini sono in contatto con i Comitati locali dell’UAWC, che acquistano i loro prodotti. I fondi arrivano da Ramallah ai conti correnti dei Comitati, che poi confezionano e distribuiscono i pacchi alimentari.

Il cibo non fresco viene procurato attraverso i pochi camion che riescono ad entrare, concentrandosi solo sui beni essenziali come olio e scatolame. Prodotti che hanno subito un aumento vertiginoso dei prezzi. L’acqua viene prelevata da due pozzi ancora funzionanti nel sud e poi distribuita tramite cisterne, in un sistema consolidato durante gli anni di assedio.

UAWC sta cercando di riabilitare due pozzi a nord per le persone rimaste, con l’intenzione di utilizzare pannelli solari se possibile. Questo sforzo è anche un atto di resistenza, una dimostrazione che quella terra appartiene alla comunità.

Nel frattempo, si sta mappando la situazione dei pozzi a sud nella speranza di riabilitarli nella misura del possibile. La riabilitazione dei pozzi è una delle prime attività di emergenza che vengono intraprese, tutto in collaborazione con i Comitati locali di UAWC

Questi sono alcuni dei siti di informazione e account social che ti consigliamo di seguire.

Fonti di informazione indipendente: 

 

Aggiornamenti sulla situazione umanitaria: 

UNWRA 

  • Su X: @UNWRA
  • Su IG: @unwra

Palestinian Red Crescent Society 

  • Su X: @PalestineRCS
  • Su IG: @palestineredcrescent

Francesca Albanese
Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori Palestinesi Occupati

  • Su X: @FranceskAlbs
  • Su IG: @francesca.albanese.unsr.opt

 

Account personali da Gaza su IG: 

  • Motaz Azaiza, reporter: @motaz_azaiza
  • Hind Khoudary, giornalista: @hindkhoudary
  • Bisan Owda: regista, attivista, giornalista: @wizard_bisan1

Un Ponte Per è tra le organizzazioni promotrici della campagna Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS). La campagna sostiene il boicottaggio accademico e culturale di Israele e il boicottaggio economico di tutti i prodotti israeliani, a cominciare da quelli provenienti dalle colonie costruite illegalmente nei Territori palestinesi occupati.

Invitiamo tutti e tutte a trasformare la solidarietà verso Gaza in azioni concrete e boicottaggi mirati. Scopri di più, visita il sito: https://bdsitalia.org/

Un Ponte Per non ha accettato di dover sottostare a controlli e ricatti delle autorità israeliane per operare come ONG nei Territori Palestinesi. D'altronde, abbiamo sempre ritenuto che la questione palestinese avesse bisogno di una soluzione politica, oltre che di interventi umanitari.

Per questo ci siamo recati per anni in Palestina come attivisti/e e non come cooperanti, usando i nostri corpi per interventi civili di pace, di accompagnamento nonviolento per tutelare il diritto dei contadini palestinesi ad accedere alle proprie terre e mitigare le violenze dei coloni. Ed ecco perché oggi sosteniamo UAWC, un’organizzazione palestinese che lotta per difendere la propria terra.

Puoi sostenere la nostra campagna indicando la causale "Gaza" e versando via:

  • Bonifico bancario: IBAN: IT09T0501803200000011007903 - intestato a "Un Ponte Per" - BIC SWIFT: ETICIT22

  • Conto corrente postale n° 59927004 intestato a "Associazione Un Ponte Per"