Dal Libano in fuga verso la Siria

22 Novembre 2024, 9:24

Dal settembre scorso, l’offensiva israeliana estesa a livello regionale ha causato conseguenze disastrose per la popolazione civile in Libano. Si stima che circa 475mila persone abbiano già attraversato il confine tra Libano e Siria in cerca di riparo. Di queste, almeno il 71% sono persone siriane già fuggite in passato percorrendo la stessa strada ma al contrario: dalla guerra in Siria erano entrate in Libano, in cerca di rifugio. Oggi stanno tornando indietro, in un percorso senza pace.

Si tratta di una storia che conosciamo bene. Da anni, ogni volta che un conflitto ha interessato le popolazioni dei paesi in cui operiamo, siamo stati/e ai confini per fornire accoglienza, orientamento e primo soccorso alle persone in fuga dalle guerre. Oggi torniamo a farlo nel nord est della Siria, dove operiamo dal 2015, e dove ci siamo subito attivate/i per fornire aiuto e primo soccorso in coordinamento con i nostri partner locali, la Mezzaluna Rossa Curda (KRC), alle persone siriane e libanesi in arrivo.

Per prima cosa abbiamo allestito due unità mediche nei principali punti di passaggio tra le aree controllate dal regime siriano e l’area del nord est in cui siamo presenti.

Queste unità mediche sono state posizionate strategicamente al primo punto di ingresso delle persone in arrivo per fornire servizi medici essenziali. L’obiettivo principale di queste unità diagnostiche mobili è quello di garantire che tutte le persone bisognose di assistenza ricevano il supporto necessario, in particolare coloro che desiderano attraversare la Siria nord-orientale solo per raggiungere la Siria nord-occidentale. Questo servizio è fondamentale anche per le persone sprovviste di documenti di identità, fornendo cure e aiuto necessario in attesa di riceverli.

L’équipe medica di UPP e KRC si è assicurata che queste unità siano completamente attrezzate con le risorse necessarie per fornire un’assistenza primaria di alta qualità, garantendo la presenza di personale stabile.

Inoltre, abbiamo fornito un servizio di ambulanze disponibili 24 ore su 24 per trasportare le persone in stato di necessità presso le strutture mediche più vicine. Si tratta di mezzi che KRC ha messo a disposizione e che fanno la spola tra le cliniche che abbiamo costruito insieme a Manbij e Raqqa.

Vicino alle unità mediche sono state allestite delle tende, una per gli uomini e una per le donne, per garantire privacy e riposo alle persone in arrivo: per raggiungere il primo punto di passaggio in Siria dal Libano sono necessari spesso dai 3 ai 4 giorni di viaggio. Alcune persone stanno esprimendo il desiderio di proseguire verso la Siria nord-occidentale, quindi rimangono nelle tende mentre terminano le pratiche necessarie, attendono i documenti e finalizzano i propri spostamenti. Si tratta di processi che richiedono tempo, e le tende che abbiamo allestito forniscono un posto in cui attendere.