C’è un bambino che…
Nel 1999, con la guerra nei Balcani, nasce “Un ponte per Belgrado”, iniziativa che, oltre alla creazione di presidi sanitari e l’invio di medicinali, ha offerto assistenza a oltre 10 mila sfollati.
In questi ultimi anni l’Associazione ha intensificato le relazioni con i campi profughi serbi del Kosovo, organizzando corsi professionali, programmi di sostegno a distanza e ospitalità per l’infanzia.
Il progetto “C’è un bambino che…” si inserisce nell’ambito delle attività che portiamo avanti a favore della protezione dell’infanzia ed è stato pensato per offrire sostegno agli sfollati del Kosovo, accolti nel comprensorio di Kraljevo.
L’iniziativa mira a rafforzare il rapporto di solidarietà tra le due sponde dell’Adriatico, attraverso il contatto con i bambini italiani, per favorire la reciproca conoscenza e amicizia, nell’ottica di una crescente sensibilizzazione sui valori della pace e della solidarietà.
A partire dal 2002, ogni iniziativa di ospitalità, che si svolge nel periodo estivo nell’arco di 3 settimane, coinvolge circa 30 bambini profughi o in condizione di grave disagio sociale e altrettante famiglie di dipendenti e collaboratori dell’Università di Roma Tor Vergata.
Il progetto prevede inoltre campagne di sensibilizzazione, attraverso la produzione e proiezione di filmati, mostre fotografiche e manifestazioni pubbliche, viaggi di conoscenza, donazioni di vestiario, computer, materiale scolastico e alimentare, nonché l’avvio di nuovi sostegni a distanza.