Crimini contro l’umanità e crimini di guerra
La Corte penale internazionale ha emesso i mandati d’arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant per “crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi a Gaza dall’8 ottobre 2023, definendo quello in corso un “attacco diffuso e sistematico contro la popolazione”.
Le accuse principali riguardano l’uso della fame e della sete come strumento di guerra e gli attacchi indiscriminati contro la popolazione civile e le strutture sanitarie. Secondo la Corte sono state create condizioni tali da poter parlare di persecuzione della popolazione palestinese a Gaza.
Si tratta di una decisione storica, che consentirà a giuristi/e ed esperti/e internazionali di denunciare davanti alla Corte molti altri ufficiali e rappresentanti politici israeliani, così come chi si è reso responsabile di complicità con il genocidio.
L’impunità garantita a Israele dalla comunità internazionale deve finire. Ci auguriamo che questo sia solo il primo passo. Mentre Gaza mette a nudo il mondo, continuiamo a sostenere il popolo palestinese e la sua lotta per la sopravvivenza, la libertà, la giustizia e l’autodeterminazione.
Chiediamo al Governo italiano di tutelare l’indipendenza della CPI dal tentativo del Governo israeliano di delegittimarla e di dare da subito incondizionata collaborazione alla Corte per l’attuazione dei mandati di arresto