Manifestazione del 5 ottobre

4 Ottobre 2024, 18:06
Dodici mesi di brutale aggressione militare, oltre 43mila vittime, di cui almeno 16mila bambine e bambini, un territorio integralmente distrutto, infrastrutture civili al collasso: mentre il genocidio israeliano nella Striscia di Gaza prosegue indisturbato, aumenta la violenza coloniale in tutti i territori occupati della Palestina.

Questa situazione, unita alla recente estensione delle offensive militari in Libano – dove si contano già 1 milione di persone sfollate, almeno mille vittime e migliaia di feriti/e – richiede una decisa e forte mobilitazione unitaria e popolare.

Molte attiviste e attivisti di Un Ponte Per saranno in piazza domani, 5 ottobre, per denunciare gli orrori di questa offensiva e schierarsi a fianco dei popoli che la stanno subendo.

La decisione del governo di vietare in modo pretestuoso il diritto delle organizzazioni palestinesi a manifestare in questi giorni è gravissima, e si inserisce all’interno di una campagna di criminalizzazione del dissenso che vuole precludere e comprimere gli spazi di democrazia e partecipazione garantiti dalla nostra Costituzione.

Anche per questo saremo in piazza, con modalità nonviolente e rifiutando la logica dello scontro, per ribadire la nostra vicinanza al popolo palestinese e il diritto a manifestare liberamente il nostro pensiero e la nostra obiezione alla guerra.

La storia di Un Ponte Per è stata scritta anche attraverso azioni di disobbedienza civile e obiezione nonviolenta: ci opponiamo dunque alle politiche securitarie di questo governo, e ci auguriamo che il corteo possa svolgersi in modo pacifico.

Per sostenere la popolazione palestinese e libanese continuiamo intanto a portare avanti campagne di raccolta fondi – “Acqua per Gaza” e “Emergenza Libano” – e vi invitiamo ad intensificare il sostegno per far fronte alle necessità delle persone colpite.