Da Santoro a Zanotelli: proteggiamo gli obiettori
Dal 21 settembre in Russia migliaia di persone cercano di lasciare il paese per salvarsi dal reclutamento forzato. Hanno scelto di non partecipare alla guerra e sono costretti a scappare, cercando rifugio nei paesi vicini.
Lo stesso accade in Ucraina, dove è negato il diritto all’obiezione di coscienza e ben 971 persone sono state incriminate per aver scelto di non arruolarsi e combattere. Nel paese l’obiezione di coscienza al servizio militare è punita con la reclusione da 3 a 5 anni.
Ad ottobre eravamo a Kiev con gli/le attivisti/e del Movimento Pacifista Ucraino sotto la statua di Mahatma Gandhi nell’Oasi di Pace del giardino botanico. Da qui, insieme ai pacifisti/e ucraini/e, abbiamo aderito alla campagna Object War lanciando un appello ai governi europei affinché riconoscano lo status di rifugiato agli obiettori, ai disertori e ai renitenti alla leva militare di Russia, Ucraina e Bielorussia.
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Altre voci si sono unite alla nostra in queste ultime ore, schierandosi a fianco degli obiettori di coscienza russi, ucraini e bielorussi che hanno scelto di abbracciare la nonviolenza e la resistenza civile.
Sono la nostra speranza per rifiutare la guerra e far prevalere la pace!
“Un proiettile in meno, un morto in meno…” 31 anni sono passati da quando Vauro Senesi sottoscrisse la campagna di solidarietà con il popolo iracheno “Un Ponte Per Baghdad”. Oggi si unisce alla campagna #ObjectWar per proteggere gli obiettori di coscienza russi, ucraini e bielorussi, perseguitati in patria.
“Gino Strada diceva che la guerra è sempre una bugia. Ma la bugia più grande è che si possa fare una guerra per costruire la democrazia“. Ringraziamo Michele Santoro per questo autorevole appello per la pace con cui ha scelto di sostenere la campagna #ObjectWar, in difesa dei disertori e degli obiettori di coscienza russi, ucraini e bielorussi.
“C’è una guerra e bisogna difendersi. Ci sparano addosso coi razzi e dobbiamo farci dare un po’ di razzi che distruggano i razzi dei nostri nemici. Poi dobbiamo sparargli addosso, prima che ci sparino loro. Allora ci servono armi più moderne e più potenti di quelle che usano i nostri nemici. Esprimo tutta la mia solidarietà per quelli che scappano e difendono la vita, fregandosene delle patrie e delle bandiere”. Con questo prezioso contributo video Ascanio Celestini ha scelto di sostenere la campagna #ObjectWar.
Le sagge parole di Padre Alex Zanotelli ricordano i rischi indicibili che uno scontro nucleare causerebbe alla sopravvivenza stessa dell’umanità. Per questo non esistono guerre giuste, per questo è importante difendere chi ha il coraggio di dire NO.
L’appello di Marco Tarquinio, Direttore di Avvenire, per difendere gli obiettori russi, ucraini e bielorussi.
“Sovvertire la logica della guerra non è facile soprattutto quando la violenza si scatena sotto la forma dell’aggressione. Ma è possibile, bisogna crederci, bisogna avere questo coraggio, questa forza, questa generosità: il coraggio di obiettare, di dire NO!”.
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